martedì 30 luglio 2013

Mattonelle Marocchine

Dal momento in cui ho visto le matrici  ho avuto un chiodo fisso: mattonelle. Mattonelle subito!


Ogni volta che comincio queste placchette, mi viene in mente che "quello che è facile diventa complicato".
Facile perchè la goffratura (forse se lo chiamo EMBOSSING capite di cosa sto parlando) prevede l'uso di una matrice per imprimere la forma sulla lamina; complicato perchè quando passo al colore, al montaggio e alla lucidatura il tempo che impiego aumenta in maniera incontrollata.


In questo caso in particolare, la complicazione è scaturita dal fatto che il colore blu che mi era rimasto era quello al alcool...ed il colore ad alcool entra irrimediabilmente in conflitto con la vernice che uso per proteggere il metallo dall'ossidazione e la pelle dal contatto con i prodotti di quest'ultima.
Insomma, è stata una fatica, ma ne è valsa la pena. Credo.

La chela sotto l'orecchino è uno dei ritrovamenti di questa estate calda e ventosa.

Tornando a "quello che è facile diventa complicato"... voglio condividere con chi legge questo post l'ascolto di
"Senza paura", una  canzone del 1976 che descrive con amara ironia il percorso attraverso le fasi della vita. Un percorso spaventoso, ma che in maniera del tutto innaturale tentiamo di affrontare senza paura. Come se l'incoscenza e il coraggio fossero la stessa cosa.
E non è così.

"Senza paura"  è la prima traccia di "La voglia la pazzia l'incoscienza l'allegria", album pubblicato nel 1976 da  Ornella Vanoni, in collaborazione con Vinicius de Moraes e Toquinho.












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