domenica 10 marzo 2013

Riflessioni post 8 marzo.

...non c'è molto da dire su cosa significhi essere donna.
O meglio: ci sarebbe moltissimo da dire, ma è talmente tanto che potrebbe essere preferibile dare l'esempio piuttosto che parlare. Forse anche per pigrizia.
Oppure, se si decide di parlare bisogna scegliere per bene le parole, perchè le parole sono importanti e troppo spesso vengono usate male.
Essere una donna in questo mondo dominato dalla velocità e dall'apparenza, significa misurarsi ogni giorno con situazioni al limite del paradosso: per un verso si parla di emancipazione, di diritti, di uguaglianza, di amore; per un altro verso invece la tendenza è troppo spesso quella di cancellare tutte le peculiarità e le sfumature che rendono DIVERSE le donne. C'è la tendenza all'omologazione anche in questo, nel modo di vivere la sessualità e la socialità. Ci dicono che la società spinge all'individualismo, al relativismo. Non è vero. A parer mio la società spinge verso l'omologazione e l'appiattimeno su un modello di comodo, su un'interiorità spicciola e banale, su un livello "base" sul quale adagiarsi tanto con disinvoltura quanto con superficialità.
Le donne devono lottare contro violenze fisiche, sociali, psicologiche. Essere donna significa dovere subire sguardi compiaciuti che si aspettano di essere ricambiati con sguardi compiacenti.
Essere donna significa esserlo da sole o in una coppia.
Io ho sempre desiderato essere "la sua compagna", perchè ho sempre ritenuto offensivo essere "la sua donna". Fino a quando però non ho sentito pronbunciare la frase "la mia donna" nel modo giusto, e ne ho colto un senso nuovo. Quella è diventata una frase che lasciava sottintendere tutto quello che è l'universo di una donna e solo il suo, le cose che la rendono DIVERSA, le cose che la rendono speciale. Perchè voglio essere protetta per quello in cui sono più fragile, voglio essere accompagnata nei sentieri che non conosco. Voglio essere osservata perchè è anche bello esercitare un po' di vanità, voglio essere una complice, un soldato o una spia. E volgio fare lo stesso quando posso essere io, quella forte.
Perchè le donne, sempre, hanno una forza insospettabile. Una forza DIVERSA.





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